Durante il periodo Etrusco-campano della città, si andavano nel contempo espandendo sia le aree di influenza e colonizzazione greca sia quelle della nascente potenza romana.
Risulta la partecipazione di IRNA alle guerre Sannitiche e, nel corso della terza guerra (308 a. C.), la città si schiera al fianco di Roma.
PICENTIA PRIMA COLONIA ROMANA
Nel 268 a.C. Roma fonda, nell’attuale sito di Pontecagnano, a pochi chilometri a sud di Salerno, la colonia di Picentia e vi deporta alcune popolazioni ribelli dal Piceno sannitico.
Irna, quale alleata di Roma, assicura da quel periodo l’appoggio -se non il controllo del territorio- al potente alleato, e combatte strenuamente contro il cartaginese Annibale (221-202 a.C.).
L’importanza strategica della città risulta così la ragione per cui già nel 199 a.C. i Romani stabilirono un Castrum, una fortificazione militare, a ridosso di Irna o Salernum, sulla sommità del monte Bonadies.
Mentre gli Etruschi avevano individuato il sito come colonia mineraria oppure come porto di ricovero sul Mar Tirreno, i Romani ne avevano rilevato l’importanza militare: Irna rappresentava la porta di accesso al sud della penisola. Il ruolo della città comincia a delinearsi e resterà tale fino alla fine del Medioevo.
ALLEANZA CON ROMA
La costante alleanza con Roma porta, dopo un lungo periodo, i suoi frutti: nel 197 a.C. il Senato Romano, con la Lex Atinia, individua Salerno come una delle cinque colonie marittime di cives Romani e, dopo tre anni i coloni romani vi si stabiliscono.
Dal 194 a.C. Salernum entra negli annali ufficiali della storia romana ed il suo Forum, situato nella attuale piazza Abate Conforti, riflette l’autorità di Roma fino ai confini meridionali della penisola.
Per i secoli seguenti infatti la città risulta sempre fedele alleata di Roma sia nelle guerre sociali contro la Lega Italica, sia quando Roma inizia a subentrare alle più antiche colonie greche che si erano stanziate sulle coste.
Nel 117 d.C. l’imperatore Adriano denomina tutto il territorio tra Salerno ed il fiume Sele Agro Picentino;
Dopo una alluvione avvenuta nel 238 d.C. l’imperatore Gordiano III fa ripristinare la strada che collegava Salerno e Nocera allungandola fino a Polla; la floridezza della città viene attestata anche dalla permanenza di Arrio Mecio Gracco Prefectus Urbi.
LA CRISI DELL’IMPERO
Ma la crisi dell’Impero Romano d’Occidente comincia a far sentire i propri effetti: nel 410 la città subisce il saccheggio dei Visigoti di Alarico, e, seguendo le sorti dell’impero Romano, viene devastata nel 456 dalle orde dei Vandali di Genserico, poco prima della caduta dell’impero Romano d’occidente (476 d.C.)